Lecce, Ateneo e imprese insieme per la crescita del Salento - La Gazzetta del Mezzogiorno

2023-03-15 17:31:52 By : Mr. Hank Lee

LECCE - Nella sala conferenze del Rettorato risuona una locuzione: quadrupla elica. La pronuncia il rettore di Fabio Pollice durante la presentazione dei progetti di ricerca in avvio presso l’Università del Salento per dire della compresenza di istituzioni, imprese, università e della comunità tutta per lo sviluppo del territorio. Che avverrà - fa sapere il rettore, orgoglioso - attraverso un lavoro sinergico tra imprese e ricerca universitaria. Sono state assegnate, infatti, le borse di studio a 51 dottorandi e dottorande dell’Ateneo leccese grazie ai fondi messi in campo dal Ministero dell’Istruzione, ma anche - questa la novità principale - attraverso il cofinanziamento delle aziende territoriali, che hanno deciso di puntare interessi e risorse per sostenere il lavoro dei ricercatori, nell’ottica dell’introduzione di migliorie tecniche per il lavoro d’impresa.

Da qui la chiamata a un incontro che ha visto la partecipazione dei partner strategici Unisalento e di segmenti del mondo imprenditoriale del territorio, ai quali sono stati presentati alcuni dei progetti di ricerca finanziati con l’obiettivo di mostrare le ricadute positive che il connubio ricerca-imprese può favorire, per la formazione dei giovani ma anche per le prospettive di crescita delle stesse imprese. L’orizzonte? «Essere il volano per lo sviluppo del territorio e del Paese intero», fa sapere il rettore, trovando una sponda politica nel senatore leghista Roberto Marti, presidente della Commissione Cultura, presente in collegamento, che ha rappresentato - per bocca del rettore Pollice - il trait d’union nel dialogo tra Unisalento e Governo, al fine di garantire risorse per l’università salentina e gli atenei del Mezzogiorni tutti.

«Il risultato di unire il lavoro di ricerca universitaria al mondo delle imprese è formidabile», è il commento di Marti. «Questa è una opportunità per il territorio che il ministero ha dettato e l’università ha colto. 51 dottorati non sono pochi, non sono poche le risorse, anche se speriamo il prossimo anno siano di più». Poi il senatore prosegue tracciando un parallelo con le università straniere. E anche la direttrice da seguire per un futuro orientato lungo questa rotta. «In Italia - dice ancora Marti - c’è una logica meno forte di quella estera sui dottorati di ricerca, sia nel pubblico, 3 anni di dottorati sono pochi, che nelle aziende. Migliorare questi aspetti è compito della politica, che deve incentivare e rendere accattivanti i giovani che conseguono questi titoli. Questa è un’iniziativa formidabile perché lega la valorizzazione delle imprese a quella dei giovani. Avere interazione forte con Unisalento - chiosa il leghista - non può che portare risultati positivi».

Presentati nell’ambito dell’incontro cinque dei progetti vincitori delle borse di studio: Data preparation for process mining di Francesca Zampino; Modellizzazione agli elementi finiti del processo di estrusione di leghe di alluminio di Debora Marsano; Film polimerici sostenibili per imballaggio alimentare di Silvia Carachino; RES.T.O salentino di Manuela Taurisano; Retail credit 4.0: modelli digitali per la valutazione del rischio di credito, del dottorando Lorenzo Calò.

Durante l’evento spazio anche a un fuori programma: l’irruzione di un collettivo antimilitarista in protesta subito stroncata dal rettore che ha respinto l’accusa lanciata dai militanti con un laconico «l’università non ha le mani sporche di sangue».

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