Aziende in controtendenza: nonostante la situazione complessa e i rischi per l’inverno, a NordEst si registrano inaugurazioni di nuovi siti produttivi e tagli del nastro festeggiati coinvolgendo le comunità dove sono insediate le aziende e il personale. Sono investimenti avviati ben prima che il quadro peggiorasse, ma danno anche un segnale di volontà di continuare a puntare sulla crescita. Questo il focus di apertura del prossimo Rapporto Nord Est del Sole 24 Ore di venerdì 21 ottobre in edicola in Veneto, Trentino Alto Adige e Friuli Venezia Giulia.
Nel Veneziano ha appena compiuto 70 anni e cresce Gasparini Spa, fondata nel 1952. Oggi l’azienda cresce su due fronti; quello interno, con i lavori in corso per il completamento di 5mila metri quadrati del sito produttivo di Mirano, Venezia, e quello estero per Gasparini Mercosul, filiale produttiva e commerciale nata nel 2011 a San Paolo in Brasile.
A Brendola (Vicenza) le istituzioni regionali e locali, assieme alla famiglia Destro e ai dipendenti, hanno tagliato il nastro inaugurando la nuova struttura Aristoncavi che occupa 5mila metri quadrati e, sommandosi ai precedenti, porta gli stabilimenti ad un totale di 43mila metri quadrati. L’azienda leader nel panorama internazionale del settore dei cavi elettrici speciali, ha inaugurato a metà settembre la partenza della nuova linea di produzione di estrusione per cavi in gomma e gli spazi che ospiteranno la nuova area logistica, la nuova area di stoccaggio e l’Academy, l’accademia delle competenze aziendale avviata a gennaio.
A Feltre si è posata la prima pietra di un nuovo stabilimento Clivet, che occuperà una superficie di 30mila metri quadri e servirà per la produzione di pompe di calore per il settore residenziale, e a San Donà di Piave a tagliare il nastro è il nuovo sito di Lafert, azienda leader in Europa nella progettazione e produzione di motori elettrici e azionamenti per l’impiego industriale che fa parte del gruppo Sumimoto, per un investimento di circa 19 milioni.
In Friuli Venezia Giulia, la definitiva demolizione dell’area a caldo della Ferriera apre la strada a un nuovo polo logistica, mentre Porto Marghera e Rovigo festeggiano il via libera alla Zona a Zona Logistica Semplificata che secondo le stime in dieci anni potrà produrre investimenti economici pari a 2,4 miliardi, un aumento di 177mila posti di lavoro, un incremento dell’export del 40% e dell’8,4% del traffico portuale.
Cresce anche lo spazio per le startup: sono già 34, con 18 aziende partner e 46 abilitatori, tutti inseriti in un ecosistema aperto agganciato a una rete internazionale, quelle che fanno capo a Le Village by CA Triveneto, l’acceleratore di innovazione inaugurato ufficialmente a Padova giovedì 29 settembre nella sua sede definitiva di piazza Zanellato, in zona Stanga. Un grande hub dell’innovazione dotato di 140 postazioni di lavoro distribuite su 1.800 metri quadrati di superficie.
Il Rapporto Nord Est del Sole 24 Ore parla anche della direzione Studi e ricerche di Intesa Sanpaolo, secondo la quale nel 2021 il distretto dello sportsystem di Montebelluna ha superato soglia 1,5 miliardi di euro di esportazioni, il 68% da calzature sportive e scarponcini per l’outdoor, il 19% da scarponi e doposci, sci e tavole da snowboard, il 13% da biciclette ed accessori per biciclette. Nel primo semestre di quest’anno lo slancio alla crescita è proseguito con un incremento di domanda a prezzi correnti del +24,7% sul 2021 e del +25,6% sul gennaio-giugno 2019. Un risultato rilevante, anche al netto dell’effetto del rialzo delle quotazioni delle materie prime.
Il Rapporto Nord Est in edicola venerdì 21 ottobre si sposta poi in Veneto dove la Giunta regionale ha approvato il bando 2022 dedicato alla rottamazione delle vecchie auto e la loro sostituzione con un veicolo a basso impatto ambientale. Potranno presentare la domanda i privati cittadini, residenti nel territorio della Regione Veneto, con Isee non superiore a 50mila euro, che acquisteranno un veicolo di classe ambientale Euro 6D Temp o successiva. L’entità del contributo (fino a un massimo di 6mila euro) sarà definita in funzione del valore di emissione di CO2 dell’auto e della fascia di reddito del richiedente, mentre la graduatoria terrà conto del reddito.
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